giovedì 15 gennaio 2015


7°giorno
"Una Luce che si accende, che inspira ed espira all’interno di un luogo abbandonato al silenzio, a quel silenzio pieno che scoppia nell’indifferenza e nella rinuncia. 
Sempre presenti, alle porte di questo non-luogo privo da tempo di socialità, i Rimasti inseguono una speranza, la speranza di rinascere e a pieni polmoni urlare, questa volta per farsi ascoltare.
Le forze che inseguono questa sempre meno utopica visione si caricano della forza dei sogni e della speranza dei giovani che la sostengono.
Qui si favorisce la partecipazione e la comunicazione, la relazione e la collaborazione.
Qui si progetta verso il bene comune un nuovo modo di vivere il futuro e il territorio.
“Qui si rispettano quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso”
La Luce si fa sempre più forte e riempie pian piano gli spazi.
Riempie le discussioni di una carica positiva che abbatte i muri e gli ostacoli, sulla via della sovranità cittadina.
La luce illumina la città, partendo da una piccola lampadina in una vecchia scatola di uno spazio abbandonato.
Qui risiede la storia, pronta per essere riscritta, senza cancellare ciò che è stato, qui si utilizza un nuovo modo di vivere il nostro tempo.
L’arte come mezzo di trasformazione, l’arte come forma più sensibile del pensiero, accessibile a tutti e per tutti.
Ora che la luce sembra riuscire ad illuminare anche la notte queste nuvole incessanti trovano un nuovo rivale, l’attiva partecipazione di ogni membro promotore che cavalca la felicità attraverso la forza dei valori che sta proponendo alla sua città."
Nella Città della Luce noi facciamo così!
V.

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